Il vento scuote quello che rimane del silenzio e
dorme il pastore con la testa dentro il mantello
È la notte della Cometa che splende sul sonno
sembra il palmo d'una mano che accoglie il bue
e l'asinello nella piega di una stalla
a pancia a terra
tra i fili di paglia
sicuramente hanno voglia di chiedersi il perché
di quella luce che divampa come fuoco
su questo paesaggio senza più nessun mistero
Ogni loro respiro è palpito nel petto del buio
già schiuso come un bozzolo d'argento
nel cielo sull'insonnia della notte dietro ogni stella
Ormai è certezza che nell'oscuro illumina la via
...l'immenso adesso è aperto
Eccolo... sul il braccio d'una vergine Maria
che lo regge c'è il bambino con gli occhi illuminati
d'un semplice infinito
Eccolo... sul bagliore che di notte sveglia il fulmine nel suo
letto c'è il figlio di Dio
Eccolo... piccola linfa che nella penombra d'una stalla non porta
diademi sul capo n, vestiti di seta sul corpo
Eccola la volontà del Padre
Eccola la sua piccola bocca che sa di miele
che spezza le bave di veleno
immobili,
impigrite e stagne sull'incompleta
speranza
Eccoci. noi che profaniamo il silenzio sulla parola fatta uomo
Eccolo il Dio fatto uomo e che mette il piede sulla terra
È il Dio dei vinti
il Dio degli oppressi
il Dio dei ricchi
Il Nazzareno della luce per le fiammelle di speranza
È lui il Redentore che traccia le tracce del Creato
che traccia il baleno dello sguardo
e ciò che Dio ha creato adesso finalmente è diventato...
Sul suo petto è stata scritta la storia degli uomini
La storia che si è dischiusa tra le vertigini dell'indifferenza
e
noi - adesso - insieme: l'uno e gli altri
l'uno accanto all'altro
in un avvento che accade
e che è già AVVENUTO
Vera Ambra
Enviado por: Diógenes Pereira de Araújo