Sdraiata sul divano
drogata dalla teledipendenza
tuo svago quotidiano
è il succo amaro della tua esistenza .
Figlia d'un Dio distratto
saranno forse questi i tuoi domani
un amore disfatto
con la vita che sfugge dalle mani.
La resa è prematura
coi rosari di giorni chiusi in gabbia
e ciò che mi tortura
un divenire frantumato in sabbia .
Ma un'altra primavera
ti costruirò mattone su mattone
sarà una villa a schiera
a farti uscire da questa prigione .
E gocce di rugiada
daranno nuova linfa e colorito
al volto della strada
coi neonati percorsi d'infinito .